Il naufrago dell’Espero
Storia vera di un sopravvissuto
Vi è mai capitato di ritrovare nei vecchi cassetti di famiglia, foto sbiadite, color seppia e riconoscere i volti giovanili dei vostri nonni ? Allora, vi muove la curiosità di sapere di più, sui vostri avi, curiosità che fino ad oggi, inspiegabilmente, non aveva stimolato il vostro interesse. Nasce così, il desiderio insistente, di approfondire l’epoca in cui trascorsero i loro anni migliori, i luoghi e le usanze: insomma, la loro storia, perché in fondo, è anche la vostra. Ecco, esattamente in tal modo è nato questo romanzo. Vecchi cartigli e foto stropicciate, piene di ricordi. Mai, però, avrei pensato di andar a scoperchiare un mondo del tutto sconosciuto. Sì, perché dalla storia apparentemente comune, del protagonista cresciuto in campagna, sull’Appennino tosco emiliano e di sua moglie emigrata dal sud, agli inizi del Novecento, ci si imbatte in un sentiero intrigante, pieno di episodi incredibili, di storie impressionanti, avvenute durante seconda guerra mondiale.
Alfio è un giovane uomo illuso dalle promesse di Mussolini e dal socialismo, che ubbidisce al richiamo del suo tempo, sperando in una vita migliore, desiderando un salto di qualità.
Egli vuole ardentemente contribuire al sogno di un mondo moderno, lontano delle arretratezze e dalla dura vita dei contadini. Ada è il suo grande, solido amore, sempre fedele; ella cerca di aprirgli gli occhi, ma invano perché Alfio, accecato dalle proprie convinzioni, pur amandola teneramente e in modo profondo, non ne ascolta gli avvertimenti sulle vere intenzioni della politica fascista; egli, come tanti uomini e donne della sua generazione, è troppo preso dalle false promesse di progresso proclamate dal governo del duce.
Così, Alfio si ritroverà a combattere per mare, arruolato sul cacciatorpediniere Espero e proprio lì, accadranno fatti incredibili: una battaglia, senza esclusione di colpi, contro gli inglesi che riusciranno, dopo molte ore di lotta cruda e selvaggia, ad affondare il bastimento; la tragica fine del comandante che si sacrifica con la sua nave.
Le vicende degli unici sei superstiti dell’equipaggio, tra cui Alfio, sono al limite del credibile: ben quattordici giorni e tredici notti in balia del mar Mediterraneo sotto la minaccia degli squali, senza cibo né acqua. Vita e morte s’ intrecciano, speranza e disperazione si avvicendano in un crescendo incessante, di tensione e suspense. Non mancano le visioni mistiche, provocate da quelle tipiche allucinazioni che assalgono chi soffre lungamente, in mezzo al mare. Saranno proprio quelle visioni, a cambiare la vita del protagonista.
Un racconto storico, vero, con personaggi realmente vissuti in un’ambientazione che si staglia tra le montagne dell’Appenino bolognese, territorio degli eccidi di Montesole e la città di Bologna, dove si svolsero alcuni episodi decisivi, dell’ ascesa al potere di Benito Mussolini. Ma anche il sud Italia, con le sue miserie e arretratezze, il mare Mediterraneo, con le sue insidie: le stesse di ieri e di oggi, dove, ogni giorno, tanti naufraghi disperati rischiano la vita per cercare un posto migliore nel mondo. La storia, dunque, si ripete e nonostante le epoche si succedano, nonostante le società si modifichino, l’umanità rimane, sempre, una umanità in cerca…
A.R.D. Tratto dal romanzo storico “Il naufrago dell’Espero. Storia vera di un sopravvissuto”. Edizioni Youcanprint, Anno 2021.