Il Giardino della biodiversità dedicato a Giorgio Celli
Nel Comune bolognese di San Lazzaro di Savena, presso l’ex comparto vivaistico “Ansaloni” è nato il Nuovo Giardino Giorgio Celli, inaugurato il 16 marzo 2024 in presenza del sindaco Isabella Conti , dell’assessore ambiente e del responsabile area ambientale per i parchi e la biodiversità Emilia Orientale.
Si tratta di un’ ampia area verde dove trovano posto cinque habitat diversi, tipici delle colline bolognesi: il bosco igrofilo, il giardino gessoso, una zona con alberi ad alto fusto, una zona a frutteto, un vigneto oltre a una grande aiuola le cui piantine scandiranno il calendario annuale delle fioriture.
La realizzazione di una nuova area verde dedicata alla biodiversità nel centro abitato “…è un risultato importante per molteplici ragioni, dal miglioramento della qualità e della vivibilità dell’ambito urbano, dal contrasto agli effetti delle isole di calore, alla promozione del ruolo della natura nel generare bellezza e benessere”– come ha dichiarato l’Assessore all’ambiente Beatrice Grasselli che ha poi continuato “…Nel nuovo giardino si potrà ammirare un calendario annuale delle fioriture autoctone, riconoscere gli elementi tipici del paesaggio locale, come i Gessi, e la loro vegetazione e anche osservare nel corso dell’anno la presenza della piccola fauna e degli impollinatori che avranno la possibilità di trovare nel nuovo giardino un habitat importante.
Proprio nel rispetto di questi valori abbiamo ritenuto importante – spiega Grasselli – la scelta di aver intitolato l’area all’entomologo bolognese Giorgio Celli e preso l’impegno di intitolare nei prossimi mesi l’area verde nelle vicinanze a Edo Ansaloni per quanto di importante ha fatto per la sua città”.
Dove sorgevano le serre di Ansaloni si sta cominciando a sistemare la nuova piantagione che accanto al raro esemplare di cedro deodara ora presente, sarà composta non solo da filari di vite maritata, alberi da frutto, pioppi, tigli e vari tipi di siepi arbustive, ma anche da un originale giardino composto da rocce di selenite la pietra di gesso tipica del territorio collinare bolognese e in particolare del Parco dei Gessi che circonda anche la zona di San Lazzaro e i suoi dintorni.
La selenite è una varietà cristallizzata di gesso: nel territorio emiliano è chiamata in gergo “specchio d’asino” poiché si presenta nella forma di grandi cristalli trasparenti e lamellari.
La pietra serica e dal colore perlaceo
prende infatti il nome da Selene (il nome antico della Luna).
Con questo tipico materiale fu costruito il basamento delle Due Torri di Bologna ma anche numerosi palazzi storici e mura.
La traiettoria della vena del gesso emiliano-romagnola si staglia tra Castel de’ Britti, Farneto, Croara, Monte Donato, Gaibola, Casaglia giungendo fino alle zone più occidentali (da Lizzano in Belvedere a Zola Predosa).
Nell’epoca passata la vena del gesso rappresentò una importante risorsa economica fondamentale per molte famiglie, quelle di coloro che lo estraevano e lavoravano, i cosiddetti “gessaroli”.
Il rinomato entomologo, Giorgio Celli (Verona, 1935 – Bologna, 2011) a cui è dedicato il Giardino, fu un convinto promulgatore della biodiversità in tempi in cui non si era ancora compresa l’importanza di tale disciplina, ossia la ricerca per mantenere attiva e preservare la resilienza degli ecosistemi che sono vitali per l’ambiente e l’umanità.
Come entomologo ha studiato le api in quanto possibili indicatrici del livello di inquinamento da fitofarmaci.
Ha creato il Centro Agricoltura Ambiente (C.A.A.) per lo studio di insetti utili per la lotta biologica ai fitofagi, e un centro che si occupa del controllo delle popolazioni di zanzare.
Ma il professor Celli fu anche un grande conoscitore dell’arte, un altro settore che si dedica alla cura e alla creazione della Bellezza con la B maiuscola: e cosa c’è di più bello della Natura?
Perciò, la dedica del giardino della biodiversità e della sua “Bellezza” non poteva che prendere il nome di Giorgio Celli.
A commemorare lo studioso e ad inaugurare il Giardino a lui dedicato, è intervenuto il figlio, Davide Celli, oggi assessore al Comune di Bologna per l’ecologia ma che, da sempre, si occupa di promuovere e divulgare gli insegnamenti dello scienziato.
Anna Rita Delucca