Dedicato a Giorgio Morandi: 50° anno dalla scomparsa (18 giugno 1964) Omaggio dall’arte del nuovo millennio
Si è conclusa con successo e grande affluenza di pubblico la mostra organizzata alla galleria dell’associazione arte e cultura La Corte di Felsina, in omaggio al grande pittore e incisore Giorgio Morandi. In occasione del cinquantenario dalla scomparsa del celebre artista la sua città natale ha realizzato una serie di importanti eventi per commemoralo: visite guidate alla casa-museo di via Fondazza 36, le collezioni di enti pubblici e privati, esposizioni nei luoghi frequentati dall’artista durante i suoi soggiorni estivi come Roffeno e Grizzana, sull’Appennino bolognese.
La mostra, curata dallo storico dell’arte Anna Rita Delucca, era suddivisa in tre sezioni la prima delle quali presentava un percorso di visita dedicato ad alcuni importanti maestri dell’arte che furono allievi di Morandi, da Aldo Borgonzoni a Pompilio Mandelli, da Norma Mascellani a Carlo Caporale fino a Carolina Marisa Occari l’ ultima sua allieva, oggi vivente, nella tecnica incisoria. Nel secondo settore erano riuniti disegni, fotografie e incisioni di artisti contemporanei: Filippo Mattarozzi con i suoi realistici ritratti realizzati esclusivamente con matita nera, i grandi formati fotografici di Paolo Bassi, Luca Donati e i pannelli in forex, Silvia Boldrini e la sua pittura digitale, la sofisticata composizione realizzata da Il Custa, la digital art di Margherita Calzoni, infine le bellissime acqueforti e calcografie di Laura Bertazzoni e Annalicia Caruso – quest’ultima in concomitanza con la mostra ha effettuato visite guidate per il pubblico presso il suo laboratorio d’incisione Museorfeo a Bologna in via Orfeo 24 -.
L’ultima sezione era dedicata a pittura e scultura con artisti di grande estro che si sono cimentati ciascuno in maniera del tutto personale, a rendere omaggio al grande maestro bolognese. Un solo filo conduttore: il tema del tempo, la natura, i piccoli ed umili oggetti tanto cari a Morandi, seppure riproposti con stili diversi ed originali. La metafisica di Giovanni Greco e Nagra (Graziella Massenz), la pittoscultura di Anna Maria Guarnieri, iperrealismo e astrattismo di artisti come Stefania Russo , Dolores Principe, Mario Sepe si affiancavano alla filosofia del movimento lento e imperscrutabile di Francesca Morozzi. Il ritratto meditativo di Laura Zacheo alternato ai paesaggi classici e silenziosi di Riccarda Garattoni Galli e Paola Antonelli; i romantici cipressi di Nicoletta Spinelli accanto alle spoglie montagne di Lorenza Beltrami richiamano alla mente la tematica morandiana della solitudine e del contatto con il mondo interiore. Colori vivi e prorompenti nei quadri di Davide Vito Monaco, ma pure il ‘pseudo-naif’ di Maria Luigia Ingallati commemorano, in uno stile del tutto autonomo, il grande pittore attraverso il soggetto paesistico. Fiori in un tripudio di tenui e timide tonalità si stagliano nelle opere di Tina Copani e Giancarlo Martelli mentre l’ocra, il verde e il bruno terroso, tipici della pittura del grande maestro si ripropongono nelle bottiglie e nature morte di Fabrizio Malaguti e Patrizia Pacini Laurenti. Infine le sculture in ferro di Carlo Pazzaglia e le terrecotte di Carla Righi: opere, ancora una volta, legate alle tematiche morandiane della meditazione, della spiritualità e della natura.Un omaggio dedicato al grande pittore dell’interiorità realizzato e trasmesso al pubblico attraverso i vari punti di vista della creatività e differenti tecniche di rappresentazione.