Francesca Morozzi e l’arte filosofica
L’arte come espressione di una filosofia di vita: pittura che esprime il pensiero attraverso il colore, scultura che plasma la realtà trasformandola in essenza metafisica.
I suoi soggetti pittorici sono immortalati nella magica fase in cui visibile ed invisibile si aggregano e definiscono l’attimo fuggente prima di cambiare posizione o prima di mutare il loro comportamento.
Sulla tela il cromatismo corposo domina prepotente sullo spazio e interagisce sia con la raffigurazione sia con l’ambiente circostante, la materia riempie, eludendolo, il vuoto assoluto ma la sua ricerca evolutiva si arricchisce di continue sperimentazioni fino ad arrivare ad una fase in cui la scultura prende quasi il sopravvento attraverso l’utilizzo di metalli più o meno plasmabili come il rame, il ferro o l’acciaio con i quali realizza opere la cui principale caratteristica è la dinamicità che si esprime attraverso un gioco di pieni e vuoti , un contrasto tra spazio e materia, presenza/assenza che si alternano in una costruzione di trafori e fresature della lamina ‘ ricamati’ dalle sue mani creative.
La contrapposizione crea unità nel momento stesso in cui si riesce ad ottenere una sorta di armonia tra gli opposti avvicinandoli in un gioco d’incastri che scaturisce unicamente da un anelito d’ assoluto e perfezione, ma l’arte filosofica di Francesca Morozzi è consapevole dell’immane difficoltà che assale l’essenza dell’uomo: quello stordimento del vivere in una precarietà esistenziale, quel fluttuare dell’essere nella prigione di un enigma universale
E’ il motore esistenzialista che cattura l’attenzione dell’artista come del resto lo studio della psiche umana in tutte le sue parti più nascoste, anche quelle meno presentabili agli occhi altrui. L’amore per Francis Bacon e la sua gestualità sentimentale sempre pronta a cogliere la solitudine dell’uomo moderno ma soprattutto l’interesse per l’Espressionismo tedesco, con la sua dedizione alla sensualità, all’emozione e al raggiungimento di una propria soddisfazione interiore attraverso l’occhio, l’espressione interiore, il disagio psicologico e la critica all’ipocrisia della società fungono da volano per la sua ricca creatività.
Anna Rita Delucca
28/04/2014